MUSEI VATICANI E CAPPELLA SISTINA
Una visita che vi porta tra le più alte vette dell'arte di tutti i tempi, dove Bellezza e Fede s'incontrano in un connubio unico.
Hanno ormai cinque secoli di vita le prestigiose raccolte ‘inaugurate’ nel 1506 da Giulio II, che per primo espose le più belle sculture dalla sua collezione nel cortile delle Statue (oggi Ottagono). Organizzate in allestimenti definitivi tra la fine del ’700 e la prima metà dell’800, le collezioni pontificie costituiscono un complesso di eccezionale importanza sia per la ricchezza e la qualità delle opere che riuniscono (dal V al XX secolo) sia per la sontuosità degli ambienti in cui sono ospitate, nel palazzo apostolico e negli edifici e i bracci intorno ai cortili della Pigna, della Biblioteca e del Belvedere.
Dal 2000 si accede ai musei attraverso un ingresso in cui si concentrano tutti i servizi. Articolato su due piani (più un terzo destinato a mostre e un quarto per i servizi interni ai musei), è arredato da opere moderne e antiche tra cui un mosaico policromo del I secolo a.C. in cui è forse raffigurato il porto tiberino di Roma. Da qui, il visitatore è guidato alle aree espositive lungo una grande rampa elicoidale che attraversa il cortile delle Corazze, coperto da una struttura in acciaio e vetro. La visita è programmata secondo quattro itinerari (contrassegnati da colori distinti), diversi per durata e livelli di approfondimento delle sconfinate collezioni.
Cappella Sistina
La cappella sede dei conclavi per l’elezione dei papi prende nome da Sisto IV della Rovere, che tra il 1477 e il 1480 fece ricostruire l’antica Cappella Magna da Giovannino de’ Dolci e nel 1481-83 si rivolse ad alcuni tra i più celebri maestri umbri e toscani del tempo per l’esecuzione degli affreschi alle pareti laterali (lunghe oltre 40 m) e di fronte all’altare. Nel 1506 Giulio II riprese il progetto decorativo affidandolo a Michelangelo, che tra il 1508 e il 1512 affrescò le lunette e la volta; ventitré anni più tardi il maestro tornò alla Sistina per dipingere la parete di fondo col Giudizio Universale (1535-1541).
Tutte le informazioni su https://m.museivaticani.va/content/museivaticani-mobile/it.html
Per informazioni e prenotazioni del Simon Hotel Pomezia utilizzi il modulo qui sotto
Dal 2000 si accede ai musei attraverso un ingresso in cui si concentrano tutti i servizi. Articolato su due piani (più un terzo destinato a mostre e un quarto per i servizi interni ai musei), è arredato da opere moderne e antiche tra cui un mosaico policromo del I secolo a.C. in cui è forse raffigurato il porto tiberino di Roma. Da qui, il visitatore è guidato alle aree espositive lungo una grande rampa elicoidale che attraversa il cortile delle Corazze, coperto da una struttura in acciaio e vetro. La visita è programmata secondo quattro itinerari (contrassegnati da colori distinti), diversi per durata e livelli di approfondimento delle sconfinate collezioni.
Cappella Sistina
La cappella sede dei conclavi per l’elezione dei papi prende nome da Sisto IV della Rovere, che tra il 1477 e il 1480 fece ricostruire l’antica Cappella Magna da Giovannino de’ Dolci e nel 1481-83 si rivolse ad alcuni tra i più celebri maestri umbri e toscani del tempo per l’esecuzione degli affreschi alle pareti laterali (lunghe oltre 40 m) e di fronte all’altare. Nel 1506 Giulio II riprese il progetto decorativo affidandolo a Michelangelo, che tra il 1508 e il 1512 affrescò le lunette e la volta; ventitré anni più tardi il maestro tornò alla Sistina per dipingere la parete di fondo col Giudizio Universale (1535-1541).
Tutte le informazioni su https://m.museivaticani.va/content/museivaticani-mobile/it.html
Per informazioni e prenotazioni del Simon Hotel Pomezia utilizzi il modulo qui sotto
loading form